Prestiti cambializzati a cattivi pagatori, protestati e insolventi al tasso fisso del 4% come disciplina la normativa cui fa riferimento.
Il prestito cambializzato viene così chiamato poiché trattasi di una singolare linea di credito il cui rimborso avviene alla fine di ogni mensilità tramite le convenzionali titoli di pagamento, ovvero le cambiali.
Esso è in genere un prodotto poco reclamato e diffuso dagli istituti finanziatori essendo le cambiali veri e propri titoli esecutivi, ovvero, nel caso in cui si riscontrano delle fattispecie che incidono sul regolare e puntuale rimborso delle rate, la banca o la società finanziaria, può attivarsi nei confronti del cliente, notificandogli l'atto di intimidazione, ovvero l'iter procedurale che rappresenta lo step che precede la confisca dei beni del soggetto adempiente.
Tali finanziamenti costituiscono una soluzione finanziaria efficace e veloce per chi è segnalato alla CRIF o al SIC, poiché nella fase di studio di accoglimento della domanda, il soggetto segnalato viene escluso da eventuali accertamenti effettuate con l'ausilio delle banche dati.
Ovviamente per avere accesso ai prestiti cambializzati è il caso che il potenziale beneficiario produca comunque delle garanzie, come ad esempio il TFR (trattamento di fine rapporto) per quanto concerne i lavoratori dipendenti, mentre per quanto concerne i lavoratori autonomi è sufficiente sottoscrivere una polizza assicurativa per la vita, oppure ricorrere alla delega della firma di un terzo.
E' consentita inoltre la possibilità di estinzione anticipata del prestito cambializzato con il vantaggio così di risparmiare gli interessi che non sono ancora maturati.
Altre maggiori e utili informazioni è possibile rilevarle attraverso il seguente sito: http://www.unfinanziamento.com